Dovrei rallegrarmi per le dimissioni del signor B, sembra un sentimento comune stamattina. Eppure c'è qualcosa che mi impedisce di farlo, sento che siamo solo all'inizio di altri problemi per il nostro paese. In tutta sincerità avrei preferito tornare subito alle elezioni, dando la voce agli italiani come un paese democratico dovrebbe fare. Ieri sera ho seguito Ballarò e mi ha assalito un tremendo presentimento: tutto sto trambusto di dimissioni, senso di responsabilità, patriottismo, mi sanno tanto di strategia politica bella e pianificata. Già dai primi minuti dopo le dimissioni del signor B, c'era chi ne eloggiava l'alto senso dello Stato e responsabilità che lo hanno portato a questa scelta, una sorta di "Santo subito" per il suo essere martire per il paese. L'immobilismo di questo governo, il porre al centro le questioni personali del premier lasciando che il resto del mondo scorresse intorno a noi, sono una delle cause principali di questa crisi profonda dell'Italia, questo non possiamo tacerlo e dobbiamo essere forti a tenere viva l'attenzione su questo concetto; da due anni ci sentiamo dire che la crisi è passata, che l'economia è in ripresa, ecc., improvvisamente ci ritroviamo con una nazione sull'orlo del precipizio, derisa e bacchettata dal mondo intero. Le responsabilità se le devono assumere, da destra a sinistra, riconoscendo un fallimento totale della politica per come la si è intesa fino ad oggi. Monti è stimato a livello internazionale, ma siamo sicuri sia l'uomo giusto per rimettere sulla giusta strada l'Italia? E' il malato stesso a doverci dare la cura? E ancora, come si può credere ad un governo tecnico se la sua stessa nascita è il frutto delle ingerenze dei partiti, che in queste ore stanno dispensando "consigli" a man bassa al Capo dello Stato? Diciamoci la verità, la tecnica in politica non esiste, è solo una definizione per i giornali, chi fa politica attiva, dal piccolo comune in su, sa bene che non si muove foglia se non prima stabilito nel segreto delle stanze dei bottoni. Allora, mi direte, cosa suggerisci? Non suggerisco, rifletto sul fatto che, come dico da tempo, tutti si sono fatti cogliere impreparati, tranne il signor B, che ha studiato a tavolino la sceneggiatura di queste ore, conquistando, se possibile, ulteriori consensi tra il popolo. L'opposizione si è trovata nel momento della crisi senza un'alternativa credibile, e in questo devo necessariamente attribuire le maggiori responsabilità al PD, se non altro perchè è il maggior partito del centro sinistra: non ha saputo fare scelte chiare, si presenta spaccato al suo interno, portato alla deriva dalle decine di correnti che fluttuano nel suo ventre. Continua a rincorrere il Terzo Polo, perseguendo nell'intento di vincere al centro, senza accorgersi che SEL e IDV rappresentano oggi l'unica strada possibile per un rinnovamento politico capace di governare l'Italia con strumenti diversi. La sinistra, dal suo canto, non deve fare l'errore di arroccarsi in posizioni inamovibili, pretendendo un nuovo Ulivo senza prima riempirlo dei contenuti adatti ai nostri tempi. Concludendo queste elucubrazioni mattutine, penso che si è persa una grande occasione di rinascita vera, perchè se oggi ci fossimo fatti trovare pronti, con una coalizione degna di questo nome e con un programma rivoluzionario per lo sviluppo del paese, saremmo stati in grado di reclamare a gran voce le elezioni e dimostrare la capacità di vincere e governare. Così non è stato, ci siamo accontentati di gioire e brindare per la apparente caduta del signor B, continuando ad avere poche idee e molto confuse su quello che dovrebbe essere il futuro dell'Italia.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento