martedì 22 novembre 2011

Il mio contributo al programma della coalizione con Luigi Ammatuna Sindaco


Contributo programmatico per la candidatura di Luigi Ammatuna (prima bozza)

Grandi temi

1 RISANAMENTO FINANZIARIO

2 PRG – SVILUPPO URBANISTICO E TERRITORIALE

3 TURISMO E CULTURA

4 ECOLOGIA: SVILUPPO E RISORSE

1 RISANAMENTO FINANZIARIO

Il Comune di Pozzallo non gode certo di fama per le virtuosità delle sue casse, sinteticamente possiamo ridurre le cause a questi fattori:

a) Evasione.

b) Gestione fallimentare delle risorse e investimenti sbagliati;

c) Sprechi e spese elevate;

d) Minori entrate derivanti dall’abolizione dell’ICI e da minori versamenti degli Enti superiori.

La prossima amministrazione dovrà fare i conti con una situazione economica pesante che non sarà facile risolvere, ma che con opportuni cambiamenti di gestione, sarà possibile cambiare in positivo. E’ chiaro che tutti i Comuni italiani aspettano con ansia un intervento nazionale che possa dare respiro, in particolare con la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa, ma non sarà certo aspettando questa soluzione che Pozzallo potrà risolvere i suoi problemi. Per questo credo sia fondamentale attuare tutte le misure necessarie per il risanamento finanziario dell’Ente a partire da una corretta gestione delle risorse: il Bilancio Partecipato offre in questo senso una possibilità innovativa e concreta di indirizzare le scelte dell’amministrazione nella direzione voluta dai cittadini, rendendo pubblici e condivisi gli atti che porteranno alla redazione del bilancio di previsione 2012, attraverso la compartecipazione delle categorie produttive, dei sodalizi, delle associazioni e dei cittadini tutti. In questo modo sarà possibile compiere scelte mirate a soddisfare i bisogni della città, svincolando gli amministratori dall’attuale gestione autarchica delle risorse. Di fondamentale importanza risulta essere una migliore e più giusta distribuzione delle risorse, tenendo presente che i soldi pubblici sono di tutti per definizione: ciò comporta che non potranno essere ammessi ulteriori incarichi ad amici e parenti, il Comune dovrà avvalersi delle eccellenze e della professionalità dei suoi cittadini aldilà del colore politico e delle differenze sociali; solo in questo modo potremo iniziare quel processo di riavvicinamento della politica alla società civile che è diventata ormai più che uno slogan un’esigenza vitale per la politica stessa. Con questo modo di vedere la cosa pubblica non può non essere considerata una rivoluzione della pubblica amministrazione e della macchina burocratica, attraverso il sostegno e la riqualificazione dei dipendenti pubblici, che devono ritrovare un ruolo primario nella vita comunale, non solo con una migliore distribuzione delle mansioni in base alle competenze, ma anche attraverso la possibilità di rivedere i propri ruoli, adattandoli alle esigenze di una società che è cambiata, ottenendo così una maggiore gratificazione personale che si traduce in impegno e passione per il proprio lavoro. Un attento studio delle problematiche interne e logistiche potrà consentirci di fare ordine, semplificare la vita dei dipendenti pubblici e di conseguenza dei cittadini, attraverso l’ausilio di nuovi mezzi tecnologici, sportelli informatizzati, e-bureaucracy, possibilità cioè di richiedere e ricevere direttamente da casa i certificati o gli atti necessari; tutti i computer degli uffici comunali dovranno utilizzare il software open source, a costo zero per l’amministrazione; l’istituzione di un apposito ufficio dove ogni cittadino potrà presentare e far custodire il proprio testamento biologico, un atto col quale decidere di se stessi nel caso in cui per ragioni di salute non si fosse più in grado di esprimersi; per la comunicazione mobile sarà studiato un piano per il progressivo abbattimento dei costi fino alla completa sostituzione dei cellulari con appositi apparecchi a radiofrequenza a costo zero per l’amministrazione; nelle aree pubbliche sarà messo a disposizione il servizio Wi-Fi per consentire l’accesso gratuito a internet e al portale dell’amministrazione; le auto blu saranno a disposizione degli amministratori solo per particolari esigenze, dovranno essere sostituiti da mezzi gratuiti o a costo ridotto e a basso impatto ambientale. La realizzazione di questi e degli altri progetti dovrà essere gestita e portata a compimento dagli uffici comunali e da tutti quei giovani, espressione dell’alta qualità pozzallese, troppo poco valorizzati e costretti a prestare la loro opera fuori dal nostro territorio. E’ palese che tale scelta porterà beneficio anche alle casse comunali che saranno alleggerite dalle numerose spese per incarichi professionali a tecnici esterni, che invece saranno ridotte e dirottate verso i pozzallesi, per un naturale ritorno nell’economia locale. Particolare attenzione verrà rivolta a chi non paga le tasse e i tributi, ribadendo il concetto forse troppo inflazionato ma ora più che mai sacrosanto, che pagando tutti si pagherà tutti di meno; al raggiungimento di una soglia di evasione bassa e poco rilevante, sarà possibile ridurre il prelievo dalle tasche dei cittadini, i quali devono contribuire con la giusta equità al risanamento, costruendo le basi per un futuro migliore per tutti. La dismissione degli affitti per gli uffici pubblici e una migliore gestione del patrimonio immobiliare dell’Ente consentirà ulteriori tagli agli sprechi e aumenterà gli introiti. L’impegno della nostra amministrazione è quello di non aumentare ulteriormente gli importi dei tributi, senza promesse vane ma con la consapevolezza che una gestione dei soldi pubblici come farebbe un buon padre di famiglia, sarà la ricetta giusta che Pozzallo attende da anni.

2 PRG – SVILUPPO URBANISTICO E TERRITORIALE

La revisione del P.R.G. è attesa a Pozzallo da anni, negli ultimi 5 si è avuta più volte l’occasione di dotare la città di questo strumento fondamentale, ma ancora una volta la politica ha fallito, anteponendo gli interessi di pochi al bene comune. Il Commissario ad acta nominato dalla Regione, vista l’impossibilità del Consiglio Comunale di compiere il suo dovere, avrà il compito di portare il Piano alla sua approvazione, senza però la possibilità da parte della città di intervenire per apportare le modifiche necessarie per una revisione che dovrebbe essere quanto più condivisa possibile. Se si arriverà a questa approvazione prima dello scadere della legislatura, la nostra amministrazione si impegna ad aprire un tavolo di concertazione fra la città e il Comune al fine di arrivare ad una serie di varianti capaci di modificare in meglio il volto della città, con particolare attenzione ai seguenti punti:

- Ridurre la cementificazione del territorio attraverso la limitazione di nuove costruzioni in aree non adeguate, prediligendo il recupero delle abitazioni che insistono nel centro abitato, sostenendo con apposite agevolazioni chi deciderà di ristrutturare e rendere fruibili le case esistenti e che in molti casi risultano inabitate o inadeguate.

- Necessita un intervento concreto e deciso a favore dell’edilizia per i giovani: il Comune deve farsi garante presso i costruttori affinché sia possibile prevedere la realizzazione di abitazioni a costi accessibili per le giovani coppie. Il mercato immobiliare ha subito negli ultimi anni una forte impennata che rischia però di paralizzarsi per lungo tempo se non sarà data la possibilità a tutti di acquistare una casa, anche a quei ragazzi che decidono di sposarsi e che percepiscono uno stipendio “normale”, appena sufficiente in questi tempi di crisi così asfissiante. La nostra amministrazione sosterrà con forza i costruttori che decideranno di impegnarsi per il raggiungimento di questo obiettivo, attraverso agevolazioni e canali burocratici semplificati.

- Incrementare le aree verdi e destinarle alla creazione di parchi e zone attrezzate alla fruizione dei cittadini, dove i nostri bambini possano giocare e imparare ad amare la natura. Rivedere il concetto attraverso il quale il rispetto per l’ambiente debba necessariamente limitare lo sviluppo: un parco ben realizzato porterebbe benessere, lavoro e qualità della vita.

- Ripensare attraverso un Piano del Traffico alla viabilità della nostra città: è necessario mettere ordine e dare il giusto criterio di fruizione delle vie cittadine, diventate caotiche, trafficate e in molti casi impraticabili. Sensi unici alternati, diversi flussi in entrata e uscita, piste ciclabili e aree pedonali, ridaranno respiro e ridurranno lo stress dei pozzallesi, consentendo a tutti di usufruire della nostra città in piena libertà.

- Prevedere aree di parcheggio nella periferia, istituire appositi servizi navetta per raggiungere il centro della città, liberare il Corso Vittorio Veneto dalla morsa delle auto sia in estate che d’inverno, sono priorità a cui una città a vocazione turistica moderna non può rinunciare.

- Il P.R.G. non può non prevedere una completa integrazione con il porto e l’aera portuale, è necessario rivedere la connessione dell’importante infrastruttura con la città, ricercando e programmando soluzioni tali da agevolarne lo sviluppo e la corretta fruizione. A tal proposito è inevitabile cercare strade di sviluppo alternative e complementari alle esistenti attività portuali: gettare le basi per la qualificazione del porto di Pozzallo come base offshore per il Mediterraneo rappresenta una risorsa di grandissime dimensioni che porterebbe lavoro e beneficio all’intera comunità. Agevolare l’insediamento di Compagnie e ditte operanti nel settore dell’Oil & Gas, delle installazioni marine e della ricerca consentirebbe la sigla di un protocollo fra il Comune e queste realtà per stabilire una percentuale di tecnici, lavoratori e impiegati da inserire nel loro organico per le basi che insisteranno nel nostro territorio. Inoltre le ditte già operanti al porto e tutte le attività commerciali connesse avrebbero un ritorno economico non indifferente: pensiamo al carico e scarico di attrezzature, spedizioni di equipaggiamenti, approvvigionamenti alimentari, vestiario, materiali e logistica.

- Restituire l’area retro portuale ai servizi per il porto, favorendo la nascita di strutture a basso impatto ambientale funzionali alle esigenze della nostra infrastruttura.

- Ridisegnare il territorio affinché possano coesistere turismo e qualità della vita dei cittadini, attraverso la concessione di aree per la creazione di locali e strutture alberghiere fuori dal centro storico. In tal senso rivedere la destinazione della zona del “primo scivolo”, che per la sua conformazione e per la vicinanza con il mare, rappresenta il luogo ideale per la nascita di alberghi e strutture turistiche importanti. Non è il caso di perseverare nel pensare alla distruzione del lungomare Raganzino, li è necessaria una grande e mirata ristrutturazione, che dia dignità ad una delle aree più belle della città, totalmente dimenticata in questi anni da tutte le amministrazioni: nuove aree verdi ed attrezzate, rifacimento del lungomare conservandone gli aspetti peculiari che lo caratterizzano, sostegno alle attività commerciali insite nella zona. Questi saranno i punti di partenza dai quali ridare vita e speranza ad un intero quartiere.

- Pensare a quelle opere pubbliche necessarie e realizzabili attraverso il ricorso ai fondi regionali e comunitari, che non possono più farsi attendere: una completa ristrutturazione dell’impianto fognario e delle acque bianche; eliminazione delle cause dei cattivi odori in via Torino e a Raganzino; soluzione del problema dell’approvvigionamento estivo dell’acqua pubblica in determinate aree della città attraverso l’adozione delle soluzioni tecniche appropriate; impianto di video sorveglianza per la sicurezza dei cittadini; riqualificazione del Mercato Ortofrutticolo restituendolo al settore agricolo, dimenticato e per niente sostenuto in questi anni. Queste sono alcune delle opere che riteniamo necessarie, che non spiccano per la loro bellezza di facciata ma che sono alla base del miglioramento della vita di tutti i cittadini.

3 TURISMO E CULTURA

Il turismo potrebbe rappresentare il vero volano dell’economia pozzallese, con una vera progettualità in tal senso, cercando di recuperare il terreno perso nei confronti di Marina di ragusa, dove il porto turistico realizzato è funzionale ed attira un cospicuo numero di diportisti. Una riflessione va fatta per la marineria pozzallese, che in questi anni è stata coinvolta solo in beghe politiche a dir poco vergognose. I nostri pescatori devono trovare nell’amministrazione un partner capace di contribuire con idee e fondi per la realizzazione di un progetto nuovo di rivalutazione e sviluppo del settore. La pesca turismo, ad esempio, è una delle cose che ho visto realizzare in altri posti e che ha cambiato la vita di decine di famiglie. Un mestiere antico e meravigliosamente faticoso, intriso di storie romantiche e terribili non può continuare ad agonizzare come succede a Pozzallo, deve trovare il sostegno necessario per il suo sviluppo, riavvicinando i giovani e facendo loro percepire la possibilità di un lavoro prezioso e nobile. A Pozzallo devono nascere musei per destagionalizzare il turismo, le antiche maestranze devono essere coinvolte in progetti di valorizzazione storico-culturale delle nostre tradizioni, aiutare la condivisione tra vecchie e nuove generazioni per la creazione di eventi capaci di attirare i visitatori e allo stesso tempo tenere viva la memoria storica.

E’ chiaro che serve anche un turismo per i più giovani e questo deve trovare il suo sviluppo senza intaccare la serenità dei residenti. Credo inoltre che l’amministrazione debba svolgere un ruolo di coordinamento tra gli operatori turistici e della ristorazione, affinché si possano offrire prodotti e servizi a prezzi adeguati e con la garanzia della qualità. Questo diventa essenziale se vogliamo rendere l’offerta turistica pozzallese competitiva con le altre realtà del Mediterraneo. L’amministrazione dovrà trovare la strada per la nascita di un centro giovanile polifunzionale dove i nostri ragazzi potranno imparare, condividere, creare, esprimere e crescere. Ci sono centinaia di ragazzi capaci di scrivere, dipingere, suonare, cantare, recitare, sono una grandissima risorsa per tutta la comunità eppure niente è stato fatto per loro, quando invece potrebbero esser il vero motore del turismo, attraverso una struttura capace di convogliare e sostenere tutto questo. Ogni giorno dell’anno potrebbe avere il suo momento culturale se tutti i nostri giovani artisti potessero avere luoghi e iniziative pensati per loro. Preferisco investire i soldi pubblici in questo anziché riempire le tasche di qualche impresario o esperto, che il giorno dopo non lascia niente se non una fattura da pagare!

I concerti dovranno avere un luogo appropriato, studiato e realizzato per lo scopo, un posto che ci permetta di creare un calendario importante e che attiri pubblico da fuori, come avviene a Taormina, Acireale, ecc.. Non è pensabile spendere 30.000 euro per un artista nazionale e non si è in grado di pagarne 1.000 per sostenere i gruppi locali.

4 ECOLOGIA: SVILUPPO E RISORSE

Un programma “ecologico” non si limita a prevedere qualche albero qui e la o un paio di altalene nuove in un parco giochi, l’ecologia dovrà essere al centro di tutte le scelte dell’amministrazione attraverso la realizzazione di tutti i progetti a costo limitato e impatto zero che sarà possibile realizzare: la “fontana del sindaco”, un punto di distribuzione dell’acqua pubblica resa potabile, dove la gente possa acquistare acqua alla spina a prezzo politico, riducendo consumo di bottiglie di plastica e trasporto su ruota delle stesse, un modo per non sprecare neanche una goccia dell’acqua pubblica; dotare tutte le scuole di appositi congegni capaci di depurare l’acqua (il costo si aggira intorno a 300 euro ad unità!); incentivi alla dotazione di impianti di energia alternativa per le abitazioni e in tutti i locali pubblici; potenziare la raccolta differenziata fino a triplicarne la percentuale di realizzazione, attraverso multe salate per chi non rispetta le regole e informazione capillare; dare in “affidamento” alle associazioni o a chiunque voglia farlo gli spazi verdi della città, attraverso la simpatica iniziativa della “guerrilla garden”, gruppi di volontari che si prendono cura del verde pubblico gratuitamente; istituire aree pedonali e piste ciclabili nel centro abitato, liberando Pozzallo dalla morsa del traffico e dell’inquinamento da “ruote”; favorendo i commercianti che si troverebbero con un pubblico “appiedato” sicuramente più attento e più facilmente intercettabile. Tutte queste idee “verdi” e a costo contenuto, saranno in grado di incentivare lo sviluppo, ad esempio, il servizio dell’acqua pubblica alla spina, permetterà al Comune di introitare annualmente fondi da poter reinvestire o il risparmio dato dall’energia alternativa abbatterà i costi legati alla fornitura dell’energia elettrica e consentirà di rivendere l’energia prodotta e non consumata. Ecologia vuol dire lavoro e benessere, noi ne facciamo un punto fermo.

Pozzallo, 21 novembre 2011

Alessandro Maiolino

Sinistra Ecologia Libertà

domenica 13 novembre 2011

DOBBIAMO DAVVERO GIOIRE PER L'APPARENTE CADUTA DEL SIGNOR B?


Dovrei rallegrarmi per le dimissioni del signor B, sembra un sentimento comune stamattina. Eppure c'è qualcosa che mi impedisce di farlo, sento che siamo solo all'inizio di altri problemi per il nostro paese. In tutta sincerità avrei preferito tornare subito alle elezioni, dando la voce agli italiani come un paese democratico dovrebbe fare. Ieri sera ho seguito Ballarò e mi ha assalito un tremendo presentimento: tutto sto trambusto di dimissioni, senso di responsabilità, patriottismo, mi sanno tanto di strategia politica bella e pianificata. Già dai primi minuti dopo le dimissioni del signor B, c'era chi ne eloggiava l'alto senso dello Stato e responsabilità che lo hanno portato a questa scelta, una sorta di "Santo subito" per il suo essere martire per il paese. L'immobilismo di questo governo, il porre al centro le questioni personali del premier lasciando che il resto del mondo scorresse intorno a noi, sono una delle cause principali di questa crisi profonda dell'Italia, questo non possiamo tacerlo e dobbiamo essere forti a tenere viva l'attenzione su questo concetto; da due anni ci sentiamo dire che la crisi è passata, che l'economia è in ripresa, ecc., improvvisamente ci ritroviamo con una nazione sull'orlo del precipizio, derisa e bacchettata dal mondo intero. Le responsabilità se le devono assumere, da destra a sinistra, riconoscendo un fallimento totale della politica per come la si è intesa fino ad oggi. Monti è stimato a livello internazionale, ma siamo sicuri sia l'uomo giusto per rimettere sulla giusta strada l'Italia? E' il malato stesso a doverci dare la cura? E ancora, come si può credere ad un governo tecnico se la sua stessa nascita è il frutto delle ingerenze dei partiti, che in queste ore stanno dispensando "consigli" a man bassa al Capo dello Stato? Diciamoci la verità, la tecnica in politica non esiste, è solo una definizione per i giornali, chi fa politica attiva, dal piccolo comune in su, sa bene che non si muove foglia se non prima stabilito nel segreto delle stanze dei bottoni. Allora, mi direte, cosa suggerisci? Non suggerisco, rifletto sul fatto che, come dico da tempo, tutti si sono fatti cogliere impreparati, tranne il signor B, che ha studiato a tavolino la sceneggiatura di queste ore, conquistando, se possibile, ulteriori consensi tra il popolo. L'opposizione si è trovata nel momento della crisi senza un'alternativa credibile, e in questo devo necessariamente attribuire le maggiori responsabilità al PD, se non altro perchè è il maggior partito del centro sinistra: non ha saputo fare scelte chiare, si presenta spaccato al suo interno, portato alla deriva dalle decine di correnti che fluttuano nel suo ventre. Continua a rincorrere il Terzo Polo, perseguendo nell'intento di vincere al centro, senza accorgersi che SEL e IDV rappresentano oggi l'unica strada possibile per un rinnovamento politico capace di governare l'Italia con strumenti diversi. La sinistra, dal suo canto, non deve fare l'errore di arroccarsi in posizioni inamovibili, pretendendo un nuovo Ulivo senza prima riempirlo dei contenuti adatti ai nostri tempi. Concludendo queste elucubrazioni mattutine, penso che si è persa una grande occasione di rinascita vera, perchè se oggi ci fossimo fatti trovare pronti, con una coalizione degna di questo nome e con un programma rivoluzionario per lo sviluppo del paese, saremmo stati in grado di reclamare a gran voce le elezioni e dimostrare la capacità di vincere e governare. Così non è stato, ci siamo accontentati di gioire e brindare per la apparente caduta del signor B, continuando ad avere poche idee e molto confuse su quello che dovrebbe essere il futuro dell'Italia.